1 Luglio 2015
Il teatro come piattaforma di prova per la trasformazione sociale e per restaurare il dialogo tra gli esseri umani. Questi sono due dei principi sui quali si sviluppa il Teatro dell’Oppresso, una pratica artistica e pedagogica con l’etica e la solidarietà come base. Una forma caratteristica di fare, e di comprendere, questa modalità delle arti sceniche che arriva in programma nella ventiduesima edizione del Rototom Sunsplash.
Si farà con due proposte della compagnia Cultura Critica. La prima “a-Dona’t”, è un teatro forum con la violenza di genere come filo conduttore che si terrà mercoledì 19 agosto dalle ore 19.00 alle ore 20.30 nell’area Vivere l’Energia a cura dei Laboratori di Dones di Cultura Critica.
La rappresentazione è una delle attività proposte in questa edizione del festival per sensibilizzare il pubblico sulla piaga della violenza di genere, che sarà in scena giusto subito dopo che il Foro Sociale dedichi a questa tematica uno dei dibattiti del giorno 19: “Amarci senza violenza”.
L’obiettivo del teatro forum è mostrare sopra il palco una problematica reale e invitare dopo il pubblico a convertirsi in “spettatori-attori” a proporre alternative al conflitto sollevato, nel caso di “a-Dona’t” le frasi che portano al maltrattamento, per cercare una soluzione collettiva.
“Dialoghi dal corpo” è la seconda delle proposte che offrirà, martedì 18 agosto, la compagnia di Vila-real. In questo teatro immagine, Cultura Critica propone uno spazio di connessione collettiva per dialogare tramite il corpo “nel quale faremo a meno della manipolazione delle parole per esprimerci dal fisico, materializzando le idee e facendo palpabile l’astratto”, dicono i loro promotori.