17 Agosto 2018
Nella Pachamama si respira vita e cultura. Sotto il domo, o nel “permachambao” o nella la banca di semi, che trasforma il Rototom Sunsplash in uno dei pochi – se non l’unico – festival di musica che offre questo tipo di progetto.
Più di 200 specie popolano la bacheca d’intercambio di semi, con cui da quattro anni proviamo recuperare semi antichi per evitare che si estinguano e fare in modo che possano continuare a dar vita, salute e ricchezza ai nostri piatti. Un compito che non sarebbe possibile senza l’implicazione di collettivi come Llavors d’Ací, con cui facciamo in modo che il festival sia vivo tutto l’anno. Meloni striati, melanzane valenziane e una varietà di “pomodori dell’orto”, che un giovane ci ha offerto direttamente dai semi che coltivava suo nonno di 95 anni, o semi di bietole etiope e di peperoncini piccanti originari del Perù, questi sono solo alcuni dei nostri “gioielli verdi”.
Oggi, sotto il domo della Pachamama, abbiamo approfondito l’importanza di prenderci cura dei semi, guidati da Héctor Molina, un giovane agricoltore di Vila-real che si è compromesso a restituire vita alle terre agricole abbandonate e che è diventato referenza per il suo impegno con la recuperazione di semi antichi. Insieme a lui, la chef Laura Pérez, de Carxofa-Lab, ha preparato in diretto un humus di lenticchie, una zuppa di melone e una bruschetta con zucchine, cipolla tenera e pomodori, “per rivendicare sapori autentici ancestrali” e “dare valore a ciò che è semplice”.
A parte delle attività come quelli di questo pomeriggio, durante tutta la settimana potrete godere dei laboratori nella zona di permacultura che circonda il “permachambao”: i germogli, il riciclaggio di bottiglie per trasformarle in vasi, la lombricultura, o il permicompost, i microorganismi e un grande eccetera.