21 Agosto 2019
Si muovono comodamente tra il reggae, il soul e il dub. Anche se, per questa occasione, si sono vestiti da rock star. Koers è uno dei nomi di questa 26ª edizione del Rototom Sunsplash; concretamente, del Lion Stage e pure del Centro Penitenciario Castellón II di Albocàsser nella quarta giornata del festival. Non è la prima volta che uno dei gruppi del Rototom suona nel carcere. La prima volta accadde nel 2012, con un appuntamento capitanato dai Playa Desnuda. Gli italiani portarono un pezzo di Giamaica e la connessione fu automatica.
Si tratta di un progetto di collaborazione tra il centro, il festival e l’Asociación Cultural Exodus, che si sviluppa con dedizione anno dopo anno. La musica giamaicana come punto di incontro, come una forma di rompere la routine di un centro penitenziario e trasmettere l’esperienza musicale in diretta e la filosofia di un festival come il Rototom. L’implicazione sociale di un festival, che va oltre la sua propria programmazione ed è capace di arrivare a quei luoghi nei quali questo tipo di incontri può essere molto significativo.
I Koers salgono sul palco e la musica fa il resto. Non solo perché hanno un’innata facilità affinché le loro canzoni possano trasformarsi in mille modi diversi, ma pure perché riescono a coinvolgere il pubblico, rendendolo partecipe di questo momento. Applaudono, sorridono, ballano, cantano… Inoltre, l’appuntamento di quest’anno arriva assieme a un altro progetto molto speciale: trasformare il centro penitenziario in uno studio di registrazione. Durante il mese di luglio, professori del SAE Institute Madrid hanno dato un corso di registrazione ai carcerati con l’obiettivo di poterlo fare durante un concerto o una qualsiasi attività culturale dal vivo.
Come funziona un mixer, come posizionare un microfono o come si prepara un sound check. È arrivato il momento di mettere in pratica tutto ciò che si è appreso, perché tra i 200 carcerati che ballano sulle note dei Koers ci sono alcuni partecipanti al corso. Saranno loro gli incaricati di registrare i concerti di Green Valley e Macaco mercoledì 21, i quali si aggiungono alla lista dei gruppi e artisti che il Rototom porta al Centro Penitenziario II di Castellón. Musica che rompe catene e che ne crea di altre, più solide e basate sulla pace, l’amore a la cultura reggae.
Testo originale di Asun Pérez