21 Luglio 2017
Per l’edizione del “Celebrating Africa”, il Film Fest organizzato dalla Reggae University prevederà, oltre alle abituali anteprime di film sulla Giamaica e il mondo del reggae, due proiezioni con protagonista il continente africano.
Da una parte, domenica 13 agosto sarà presentata una puntata di “FONKO” sulla Nigeria (Svezia 2013-2014) e l’incredibile fermento musicale che stanno vivendo i nuovi ritmi “afrobeats” nella terra di Fela Kuti (suo figlio Seun Kuti si esibirà nel Main Stage la stessa sera).
Dall’altro lato, giovedì 17 il Film Fest proietterà l’anteprima nazionale di “Agadez. The Music and the Rebellion” (2010, Nigeria). Attraverso la storia del giovane chitarrista Bombino, diventato musicista di culto in Nigeria (sul Lion Stage la sera stessa), il film farà conoscere la realtà dei Tuareg nomadi del deserto del Sahara: ribelli fieri della propria indipendenza, che combattono per proteggere la propria libertà e cultura.
Dall’Africa si viaggia alla Giamaica. Lì, molto prima dello ska, il rocksteady, il reggae e la dancehall, esisteva il mento. Un ritmo nato dalla fusione delle musiche africane ed europee e che diede persino origine a uno stile di danza. “Pimento and Hot Pepper -The Mento Story” (2016, JA/USA), affronta l’evoluzione di questo stile musicale dagli ultimi anni del XIX secolo. Un film che include immagini riprese negli anni ‘50 e ‘60 e interviste con esperti ed artisti famosi a livello mondiale come Toots Hibbert (Toots and the Maytals si esibiranno la stessa notte nel Main Stage).
Diretta e prodotta dal francese Stéphane Delphin, “Soul Rebels. The Untold Story of Dancehall Music” (anteprima mondiale) analizzerà, attraverso diversi interventi, le connessioni tra la musica di antichi culti di origine africana, come la Pocomania o il Revival, e lo stile dancehall.
Il pubbico del Rototom Sunsplash potrà inoltre gustarsi il film “Rockers” (1978, Giamaica) in occasione dei suoi 40 anni di anniversario dalla produzione. Un classico diventato ormai un’opera di culto per gli amanti del genere e che vede come attori artisti come Burning Spear, Bunny Wailer, Jacob Miller o Gregory Isaacs.
Anche il Rototom sarà presente al Film Fest con due film. Da un lato, l’anteprima mondiale del documentario “Wake up! ¿Qué harías tú para cambiar el mundo?” (2017, Spagna), diretto da Ángel Loza (Castellón), vincitore del Premio Goya e prodotto da The White Lion Films. Girato interamente durante l’edizione del festival del 2011, la visione sarà disponibile anche per persone con disabilità visive e auditive, grazie alla collaborazione della Fondazione ONCE.
Intorno alla storia del Rototom si sviluppa la proiezione di “More than Twenty – Reloaded”, una re-edizione del documentario diretto da Tommaso d’Elia e Silvia Bonanni.