20 Agosto 2018
Prima dell’apparizione dello ska i musicisti giamaicani erano fissati con la musica dei grandi gruppi di jazz. La domenica del 25º anniversario del Rototom e in onore dei suoi 40 anni nel mondo della musica, David Rodigan y la Outlook Orchestra hanno adattato questi grandi arrangiamenti ai capisaldi della loro collezione di dischi.
Nel pubblico di domenica abbiamo visto tante famiglie e casualmente la prima attuazione del giorno è stata un tributo intergenerazionale del militante dei Wailers, Peter Tosh. Suo figlio Andrew ha cantato su delle composizioni prodotte dall’ex-tastierista di Tosh, Keith Sterling, i britannici Sly and Robbie e Mafia and Fluxy. Andrew appare in scena nel suo famoso monociclo, “Il rasta non può morire”, dice riguardo la morte del padre, acclamando a Sterling come il direttore musicale di suo padre. Vestito di bianco suonava come una versione soave di Peter, riproducendo i suoi classici Stepping Razor, African, Equal Rights, Downpresser man e Legalize it, attraendo sempre più pubblico all’avanzare del set.
Il prossimo artista ad apparire fu il cantante reggae e hip-hop madrileno, Morodo. Molto popolare nel mondo spagnolo parlante, la sua voce dai toni granulosi inspirata a Buju e il suo gruppo con tocchi di rock, sono arrivati come una chiamata di allerta dopo la soave vibrazione del tributo a Tosh. Pure lui ha portato rispetto alle origini, cantando su un riddim vintage di Studio 1 in cui collabora Tony Rebel, Jah is always around. Prima di intonare la sua conosciuta Fumo marihuana che come Tosh, difende i fumatori negando che fossero criminali. Più tardi ringrazia i seguitori del Rototom per aiutare il reggae spagnolo a crescere.
Dopo di lui il maestro delle frasi in giamaicano, Kabaka Pyramid, sale in scena con il suo mix di hip-hop e reggae con una dose extra di liricità. Dopo il lanciamento nel 2018 del suo atteso album prodotto da Damian Marley, Kontraband, lui e il suo gruppo The Bebble Rockers hanno generato un grande impatto come nella loro ultima apparizione nel 2016. Pero questa volta kabaka viene con materiale nuovo come Make way, Can’t breathe e la canzone che da titolo all’album, così come una versione de Ring the alarm di Tenor Saw, che mostra la sua traiettoria sempre più melodica.
La giornata di domenica termina con la celebrazione di un doppio anniversario: il 25 anni del Rototom e il 40º del selector e leggendaria stella radio, Rodigan. In onore a entrambe le cause, quest’ultimo a suonato i suoi classici preferiti di ska, rocksteady, reggae e dancehall, adattati alla fluida strumentazione della Outlook Orchestra. Con un tocco affascinante, ha salutato le origini pre-Benicassim del Rototom dicendo che ancora considera gli italiani come degli “accendini”. Insieme a lui una lista di invitati inglesi come il protagonista del Main Stage del venerdì, Bitty McLean e la stella del Lion Stage della notte anteriore, Hollie Cook, oltre al MC dancehall Tippa Irie e il camaleontico Kiko Bun.
Angus Taylor