29 Marzo 2017
Nel cuore del Rototom nel ‘Celebreting Africa’ e nello spazio centrale più africano del festival –African Village– inizia a prendere forma e ritmo l’African Stage. Lo fanno con i loro primi artisti in programma: Kwame Afrovibes e Afrikemet, con l’obiettivo di aprire le porte a nuovi suoni capaci di trasmettere a Benicàssim la ricchezza musicale di tutto un continente.
Dal Ghana arriva il compositore stabilitosi a Barcellona John Kwame Adzraku, membro dei Kwame Afrovibes. Un progetto al quale danno vita musicisti di differenti paesi e culture-dal Senegal all’Argentina, Spagna, Polonia, Italia, Chicago o Brasile-uniti nella musica africana. Il gruppo trasforma ogni esibizione in uno spettacolo unico carico di messaggi di ribellione e speranza. I ritmi africani come il makossa e l’afrobeat sono il punto di partenza dove si combinano poi con il highlife, soukous, reggae o funk. Il risultato: un vortice di melodie reinterpretate nella lingua originale del Ghana (Acan, Ga, Ewe), inglese e un inedito in spagnolo, impossibile restare indifferenti.
Intercontinentale- dagli Stati Uniti a Cuba, Ghana o Spagna- è Afrikemet. Una band formatasi nel 2016 a Barcellona che prende come base la musica africana popolare rivisitandone gli stili come il soukous, highlife, native blues o domboló da una prospettiva più contemporanea.
Oltre ai concerti, L’African Stage riempirà il festival con i cantastorie, spettacoli di danza, teatro e circo. Durante la notte le imperdibili dj’s sessions della discoteca africana.